lunedì 7 ottobre 2013

Lampedusa, recuperati altri corpi: 213 vittime
Schulz: "L'Italia è stata lasciata sola dall'Ue"
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Il presidente del Parlamento europeo: è "una vergogna". Sull'isola continuano le ricerche. Riportati in superfice i cadaveri che erano ancora intrappolati nel peschereccio. Mercoledì sull'isola il presidente della Commissione europea Barroso. Un minuto di silenzio al Parlamento Ue. Nel Ragusano soccorsi due barconi intercettati dalla Guardia costiera e condotti in porto
L'Europa ha lasciato per troppo tempo "l'Italia da sola" ad affrontare il continuo arrivo di migranti e ora anche la Germania deve accogliere più profughi. Ad affermarlo è stato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, che in un'intervista alla Bild ha definito "una vergogna il fatto che l'Ue abbia lasciato l'Italia per così tanto tempo da sola ad affrontare il flusso di profughi dall'Africa". Per Schulz in futuro i profughi dovranno essere meglio ripartiti tra i Paesi europei e questo, ha sottolineato, "significa anche che la Germania deve accogliere più gente".
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L'intervento del Vaticano. Anche la Chiesa ha deciso di intervenire per portare aiuto ai migranti. A darne notizia è stato monsignor Francesco Montenegro, vescovo di Agrigneto. "Il Vaticano ha spiegato monsignor Montenegro sta valutando che tipo di aiuto dare soprattutto ai bambini immigrati arrivati a bordo del barcone e che sono ospiti del centro di accoglienza". Il vescovo ha specificato anche che Papa Francesco sta seguendo costantemente la vicenda tramite l'elemosiniere del Vaticano Konrad Krayewsky, da due giorni a Lampedusa per volere del Santo Padre.
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Il conto delle vittime. Sono 213, intanto, i corpi senza vita finora recuperati a Lampedusa dopo il tragico naufragio di giovedì. In mattinata i sommozzatori della Gaurdia costiera hanno recuperato i cadaveri di altre due donne. I corpi si trovavano nella plancia della barca affondata giovedì scorso.
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Ieri dal relitto del barcone che giace a circa 50 metri di profondità davanti alla costa dell'Isola dei Conigli sono stati estratti 83 corpi, ma i sommozzatori riferiscono che lo scafo è pieno di morti. I sub stanno lavorando nella zona del cassero del peschereccio, dove si trovano ancora corpi. Solo dopo questi recuperi entreranno nella stiva.
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La testimonianza dei sub. "L'immagine che non riesco a togliere dalla mente sono quei corpi ammassati a grappolo nel relitto, quasi tutti con gli occhi sbarrati e le braccia protese verso l'alto, come a volere chiedere aiuto". Questa la testimonianza di uno dei sommozzatori impegnati nel recupero che poi prosegue: "Quando siamo arrivati in profondità abbiamo visto quello che immaginavamo per tutta la notte avevo provato a immaginare ma lo scenario che abbiamo visto è stato peggiore del previsto. Decine di corpi, molti abbracciati, molti altri con le braccia ancora proteste. Una scena agghiacciante. Sembravano finti. Con gli occhi aperti, sembrava che ci guardassero".
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Secondo il racconto dei superstiti sul peschereccio c'erano 518 profughi. Tanti mancano, dunque, all'appello. Gli ultimi recuperati sono stati deposti dentro due camion frigoriferi. Nel frattempo è arrivato a Lampedusa un nuovo autotreno contenente altre 165 bare che serviranno a comporre i resti delle vittime.
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Trenta dei minori che si trovavano sul relitto sono stati trasferiti dal centro di accoglienza di Lampedusa alla comunità d'accoglienza nell'agrigentino. Nella struttura di contrada Imbriacola romangono al momento circa 900 persone a fronte di 250 posti letto disponibili.
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Nuovi arrivi in Sicilia. Non si arrestano gli sbarchi. Un nuovo arrivo di immigrati si è registrato a Pozzallo (Ragusa), dove all'alba sono giunti in porto 201 profughi. Erano a bordo di due barconi, intercettati dalla Guardia costiera e condotti in porto. Sulla prima imbarcazione c'erano 29 uomini, sulla seconda 172 persone tra cui molte donne e bambini e due neonati. Tutti sono apparsi in buone condizioni.
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Lo sbarco segue di poche ore quello di Siracusa, in cui 155 profughi siriani - in maggioranza donne e bambini - sono stati soccorsi da una motovedetta della Guardia costiera e condotti al Porto Grande. Sono tutti in buone condizioni fisiche.
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L'arrivo di Barroso. Il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso ha confermato che si recherà a Lampedusa mercoledì "in uno spirito di supporto e solidarietà", secondo quanto si legge in una nota diffusa dall'esecutivo Ue. Barroso, che sarà accompagnato dal vicepremier Angelino Alfano, discuterà con le autorità italiane "possibili ulteriori misure da prendere e azioni concrete da sviluppare a livello nazionale ed europeo per far fronte alla spinosa questione dei rifugiati e alle difficoltà degli Stati membri colpiti dal fenomeno". Tra le misure in discussione ci saranno anche possibili "azioni congiunte con paesi terzi," si legge della nota della Commissione Ue. Domani, intanto, a Lussemburgo discuteranno della questione i ministri degli Interni dei 28.
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Il Parlamento europeo ha deciso di osservare un minuto di silenzio per le vittime del naufragio a seguire gli eurodeputati daranno vita a una fiaccolata. "Due momenti simbolici per esprimere il cordoglio di tutto il Parlamento per questa immane strage e vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime e ai sopravvissuti", spiegano i vicepresidenti dell'Europarlamento Roberta Angelilli e Gianni Pittella.
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La solidarietà della Nazionale. Fra le manifestazioni di solidarietà arrivate
in questi giorni anche quella del ct della nazionale di Calcio Cesare Prandelli che in conferenza stampa ha detto di essere pronto a portare la squadra a Lampedusa. "Di fronte a tragedie così tutti noi dobbiamo contribuire a creare una nuova mentalità: - ha detto Prandelli - non abbiamo ricevuto inviti, ma dovesse succedere non ci tireremmo indietro. Do la mia disponibilità, dare certi messaggi è importante".
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