lunedì 8 aprile 2013

LA SANTA MESSA PER I MESI
di MARZO e APRILE 2013.


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LA SANTA MESSA PER I MESI
d' APRILE e MAGGIO 2013.
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Giovedi, 04 aprile, Mem x Ambrosio Esteves
Giovedi, 11 aprile, Mem x J.Manuel Conceicao
Giovedi, 18 aprile, Mem x Maria Ortaza
Giovedi, 25 aprile, Mem x Alfredo e Ma. Ines Bertucci
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Giovedi, 02 maggio, Mem x Ambrosio Esteves
Giovedi, 09 maggio, Mem x Luigi Foggetti
Giovedi, 16 maggio, Mem x Rosemarie Francois
Giovedi, 23 maggio, Preside Padre Maurizio
Giovedi, 30 maggio, Corpus Christi. (PT)

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San Marco Evangelista.
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CALENDARIO dei SANTI per APRILE
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1º aprile: San Venanzio e Sant'Ugo di Grenoble (vescovo)
2 aprile: San Francesco di Paola
3 aprile: San Luigi Scrosoppi e San Riccardo di Chichester
4 aprile: sant'Isidoro (vescovo e dottore della Chiesa)
5 aprile: San Vincenzo Ferrer (sacerdote)
6 aprile: Santa Prudence e beato Michele Rua
7 aprile: San Giovanni Battista de La Salle
8 aprile: san Dionigi di Corinto e Santa Giulia Billiart
9 aprile: Santa Casilda da Toledo
10 aprile: Beato Antonio Neyrot (martire) e San Ezechiele
11 aprile: San Stanislao
12 aprile: San Giulio I Papa e San Zeno vescovo
13 aprile: San Martino I (papa del VII secolo)
14 aprile: San Raoul e Santa Liduina
15 aprile: San Telmo
16 aprile: Santa Bernadetta Soubirous
17 aprile: Sant'Elia e Beato Arcangelo di Gubbio
18 aprile: San Calogero
19 aprile: Sant'Ermogene
20 aprile: San Teodoro Trichinas e Santa Sara di Antiochia
21 aprile: Sant'Anselmo di Canterbury e Santa Sara
22 aprile: San Sotero (papa del II secolo) e San Teodoro di Sikion
23 aprile: San Giorgio e Sant'Adalberto
24 aprile: San Fedele di Sigmaringa (sacerdote e martire)
25 aprile: San Marco Evangelista - Festa
26 aprile: San Marcellino, Santa Hope e Sant'Anacleto
27 aprile: Nostra Signora di Montserrat e Santa Zita vergine
28 aprile: San Pietro Chanel, San Luigi Maria Grignion de Montfort
29 aprile: Santa Antonella
30 aprile: San Pio V (papa del XVI secolo)
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"Signore, insegnaci a pregare".
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La preghiera è il cuore della vita della Comunità di Sant'Egidio ed è la sua prima opera. Al termine del giorno, ogni Comunità di Sant'Egidio, piccola o grande che sia, si raccoglie attorno al Signore per ascoltare la sua Parola. Dall'ascolto della Parola di Dio e dalla preghiera, infatti, scaturisce l'intera vita della Comunità. I discepoli non possono fare a meno di stare ai piedi di Gesù, come fece Maria di Betania, per ricevere da lui il suo amore e apprendere da lui i suoi stessi sentimenti (Fil 2:5).
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Ogni sera, perciò, la Comunità tornando ai piedi del Signore fa propria la domanda dell'anonimo discepolo: "Signore, insegnaci a pregare!" E Gesù, maestro di preghiera, continua a rispondere: "Quando pregate, dite così: Abbà, Padre/Madre". Non è una semplice esortazione. E' molto di più. Con queste parole Gesù rende partecipi i discepoli del suo stesso rapporto con il Padre/Madre. Nella preghiera, perciò, prima ancora delle parole viene l'essere figli del Padre/Madre che sta nei cieli. E pregare quindi è anzitutto un modo di essere: ossia figli che si rivolgono con fiducia al Padre/Madre, certi che li ascolterà.
..Gesù insegna a chiamare Dio: "Padre/Madre nostro", e non semplicemente "Padre/Madre" o "Padre/Madre mio". Il discepolo anche quando prega personalmente, non è mai isolato od orfano; è sempre membro della famiglia del Signore. Nella preghiera comune appare con chiarezza oltre al mistero della figliolanza anche quello della fraternità. Dicevano gli antichi Padri: "Non si può avere Dio per Padre/Madre se non si ha la Chiesa per madre". Nella preghiera comune lo Spirito Santo raccoglie i discepoli nella "sala al piano superiore", assieme a Maria, madre del Signore, perché rivolgano il loro sguardo verso il volto del Signore e apprendano da lui il suo cuore.
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Le Comunità di Sant'Egidio, sparse nel mondo, si raccolgono nei vari luoghi della preghiera e presentano al Signore le speranze e i dolori delle "folle stanche e sfinite" (Mt 9:37) di cui parla il Vangelo. In quelle folle antiche sono presenti quelle sterminate delle città contemporanee, i milioni di profughi che continuano ad abbandonare le loro terre, i poveri messi ai margini della vita e tutti coloro che aspettano qualcuno che si prenda cura di loro. La preghiera comune raccoglie il grido, l'invocazione, l'aspirazione, il desiderio di pace, di guarigione e di salvezza che hanno gli uomini e le donne di questo mondo. Mai la preghiera è vuota. Essa sale incessante al Signore perché l'angoscia sia trasformata in speranza, il pianto in gioia, la disperazione in letizia, la solitudine in comunione. E il regno di Dio venga presto in mezzo agli uomini e donne.