La sua figura viene descritta sia nel Nuovo testamento che nei Vangeli apocrifi, e non è citata in altre fonti. Il nome Maddalena deriva da "Magdala", una piccola cittadina sulla sponda occidentale del Lago di Tiberiade, detto anche di Genezaret. Le narrazioni evangeliche ne delineano la figura attraverso pochi versi, facendoci constatare quanto ella fosse una delle più importanti e devote discepole di Gesù. Fu tra le poche a poter assistere alla crocifissione e, secondo alcuni vangeli, divenne la prima testimone oculare dell'avvenuta resurrezione.
Maria Maddalena nei vangeli canonici
Maria Maddalena è menzionata nel
Vangelo secondo Luca (
8:2-3) come una delle donne che «assistevano Gesù con i loro beni». Secondo tale vangelo, esse erano spinte dalla gratitudine: proprio da Maria di Magdala «erano usciti sette
demòni». Secondo la tradizione, era una della
tre Marie che accompagnarono Gesù anche nel suo ultimo viaggio a
Gerusalemme (
Matteo 27:55;
Marco 15:40-41;
Luca 23:55-56), dove furono testimoni della
crocifissione. Maria rimase presente anche alla morte e alla
deposizione di Gesù nella tomba ad opera di
Giuseppe di Arimatea.
Fu ancora lei, di primo mattino nel primo giorno della settimana, assieme a
Salomè e Maria la madre di
Giacomo il minore, (Matteo
28:1 e Marco
16:1-2, oltre che nell'apocrifo
Vangelo di Pietro 12), ad andare al
sepolcro, portando unguenti per ungere il corpo di Gesù. Le donne trovarono il sepolcro vuoto ed ebbero una "visione di angeli" che annunciavano la risurrezione di Gesù (Mt
28:5).
| « Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro... Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto. » (Giovanni 20,1;20,18) | | |
Maria Maddalena, divenuta così prima testimone della
resurrezione, corse a raccontare quanto accaduto a
Pietro e agli altri apostoli, (Giovanni
20:1-2), guadagnandosi l'appellativo di "apostolo agli apostoli". Ritornata immediatamente al sepolcro, si soffermò piangendo davanti alla porta della tomba. Qui il "Signore risorto" le apparve, ma in un primo momento non lo riconobbe. Solo quando venne chiamata per nome fu consapevole di trovarsi davanti al Signore, e la sua risposta fu nel grido di gioia e devozione, "Rabbunì", cioè "maestro buono". Avrebbe voluto trattenerlo, ma lui glielo proibì: Gesù le disse:
| « Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e dì loro: Sto ascendendo al Padre mio e al Padre vostro, al Mio Dio e al vostro Dio » (Giovanni 20:17) | | |
Venerazione di Maria Madalena
Nella Chiesa antica.
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Il culto più antico rivolto a Maria Maddalena, risalente alla fine del IV secolo, è quello che si svolgeva nei riti della
Chiesa Orientale la seconda domenica dopo Pasqua, chiamata "delle mirofore". In quel giorno si commemoravano le donne che il giorno dopo la crocifissione e la morte di Gesù si recarono al sepolcro con gli unguenti per imbalsamarlo. Tra le mirofore un ruolo importante l'aveva Maria Maddalena, l'unica che è sempre citata in tutti e quattro i
vangeli canonici. Il primo centro della venerazione della Maddalena fu
Efeso, dove si diceva fosse pure la sua tomba, nell'ingresso della grotta dei
Sette Dormienti; si sposta poi a
Costantinopoli, dove all'epoca di
Leone il Filosofo (nel 886) sarebbe stato trasferito il corpo, e si diffonde poi nella Chiesa Occidentale soprattutto dal
XI secolo.
In Occidente.
Il culto di Maddalena si diffuse in Europa e i suoi devoti costruirono numerose chiese in suo onore: la più nota è quella gotica di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume (1295) dove è conservato quello che si dice sia il teschio della santa, ma la prima in cui si formò il culto di Maria Maddalena è l'abbazia di Vezelay dove già nel 1050 si diceva fosse conservato il corpo. Di recente, soprattutto in seguito al successo del libro Il santo Graal di Baigent, Leigh e Lincoln, è diventata famosa la chiesa di Santa Maria Maddalena di Rennes-le-Château nella regione dell'Aude.
Il culto della Maddalena, peraltro, non è una prerogativa esclusiva della Francia, come dimostra l'esistenza di molti edifici a lei dedicati ad esempio in Italia, quali la
chiesa parrocchiale dell'
isola della Maddalena, la Chiesa arcipretale di
Longare e quella di Laverda nel vicentino, la Chiesa parrocchiale di
Bordighera, il Duomo di
Desenzano, l'Abazia di
Sant'Egidio del Monte Albino (
Abbazia di Santa Maria Maddalena in Armillis), la Chiesa della Maddalena di
Alba, la Chiesa Madre di Sciacca (Ag) e molti altri.
Tradizione delle uova di Pasqua
Da secoli, è costume di molti Cristiani ortodossi orientali terminare la celebrazione
Pasquale dipingendo uova e proclamando "Cristo è risorto!". Le uova simboleggiano la nuova vita, e Cristo che risorge dalla morte. Da questo nacque la tradizione di colorare le
uova di Pasqua.
Una tradizione riguardante Maria Maddalena dice che dopo la morte di Gesù Cristo, usò la sua posizione per ottenere un invito a un banchetto dato dall'imperatore
Tiberio. Quando lei lo incontrò, teneva un uovo puro nelle sue mani ed esclamò "Cristo è risorto!" Tiberio rise, e disse che la resurrezione di Gesù Cristo dalla morte era probabile quanto l'uovo nella sua mano diventasse rosso mentre lo teneva. Secondo la leggenda, prima che finisse di parlare, l'uovo nella sua mano diventò rosso e lei continuò a proclamare il Vangelo in tutta la casa imperiale.
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